International Foundation Erich Fromm

Autori

Carissimi Lettori,

usciamo da un lungo silenzio, costellando un percorso di "ritorno a casa" (di cui non vi anticipiamo ancora le concrete sorprese che stanno per scaturirne), con l'idea di riorganizzare, alla luce della post-modernità, le zone da mettere in luce del nostro lavoro di ricerca e di sviluppo intorno alla Psicoanalisi Interpersonale e alla Psicologia Contemporanea, e di elaborare ed integrare gli angoli in penombra dei nostri archivi di "ricordi, sogni, riflessioni".

Da una meticolosa revisione degli archivi della Fromm Foundation è emerso materiale molto interessante, dotato di grande spessore e impatto, nonostante il radicale cambiamento attraversato dalla comunicazione: articoli, appunti, registrazioni ai quali abbiamo deciso di offrire lo spazio che meritano.

Inauguriamo questo "salotto" di lettura con l'intento, non troppo celato, di lanciare ancora sassi nello stagno della nostra comunità scientifica: avvertiamo la necessità di un ritorno alle origini attraversando il porto sepolto della storia, non solo filologicamente a ritroso, ma anche rivisitando i testi per raccogliere quei fili che hanno tessuto l'abito di cui oggi ancora ci vestiamo, per cui nulla vada perduto.

Da qui l'idea di creare uno spazio web sul sito della Fromm: nasce così, a gennaio del 2017, "Autori", la rubrica di filologia psicoanalitica che vuole ospitare sia i documenti di archivio, sia nuove pubblicazioni intorno ai grandi autori, siano questi noti e decisivi, o nuovi e ancora poco conosciuti.

Apriamo con due grandi Autori: Sandor Ferenczi e Stephen Mitchell.

Se Ferenczi non ha bisogno di presentazioni, il suo immane contributo è ancora da esplorare, da acquisire, sia quanto a sostanza sia in termini quantitativi. A favorire questa opera di riconoscimento e di innesto è il paziente e proficuo operato dell'Associazione Culturale Sandor Ferenczi - www.ferenczi.it - fondata nel 2006 da Carlo Bonomi e Franco Borgogno, con cui la fromm ha iniziato un rapporto di collaborazione.

Il primo contributo porta la firma di Carlo Bonomi e Franco Borgogno: "La Ferenczi Renaissance", una sinossi che evidenzia i due "elementi che hanno favorito la rinascita e il diffondersi dell'eredità di Ferenczi nella psicoanalisi contemporanea" (vi rimandiamo alla lettura per scoprire quali).

Il secondo articolo è una recensione di Carlo Bonomi al lavoro raffinato ed empatico di Judith Dupont dal titolo "Au fil du temps... Un itinéraire analytique" (2016, International Forum of Psychoanalysis).

Ancora, una puntuale riflessione critica di Carlo Bonomi sulla connessione intercorsa tra lo psicoanalista ungherese, il suo pensiero (una vera e propria "semina" di elementi originali nel genoma della psicoanalisi interpersonale) e l'establishment psicoanalitico del '900.

A proposito di Stephen A. Mitchell: due lavori del 1991: il primo, Matrici relazionali del Sé – Una prospettiva individuale-familiare-gruppale e Psicoanalisi dell'aggressività, relativi ad un suo viaggio in Italia. Mitchell era già stato in Italia (per la prima volta in Europa), invitato insieme a Jay R. Greenberg alcuni anni prima dal Pier Lorenzo Eletti e Ezio Benelli, per presentare il loro libro "Le relazioni oggettuali nella teoria psicoanalitica", (Bologna, Il Mulino, 1986).

Oltre a Mitchell e Ferenczi, nel corso dell'anno apriremo anche le pagine dedicate a Harry S. Sullivan e Karen Horney.

La Fromm Foundation, dalla sua fondazione nel 1985, ha accolto nel proprio archivio documenti di carattere sia scientifico sia divulgativo. La rivista on line Psicoanalisi Neofreudiana ospita la pubblicazione completa degli Atti del Congresso del 1986 "Dalla necrofilia alla biofilia: linee per una psicoanalisi umanistica".

Ci auguriamo che la nostra iniziativa incontri i gusti e soddisfi la curiosità dei nostri Lettori, e che possa fornire nuovi spunti alla riflessione, mai conclusa, sul valore e il portato psicoanalitico.

Irene Battaglini e Ezio Benelli con la redazione di Psicoanalisi Neofreudiana